“Salvatore, shoemaker of Dreams” è il titolo del film di Luca Guadagnino ammesso fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
Si intitola “Salvatore, shoemaker of Dreams” (“Salvatore, Calzolaio di Sogni”) il documentario di Luca Guadagnino ammesso fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, edizione 77.
La perfezione, sempre
Il documentario racconta la storia di un uomo che, per tutta la vita, ha cercato di realizzare la calzatura perfetta, quella che potesse permettere a chi la portava di camminare bene.
Salvatore Ferragamo, nato nel 1898 e morto nel 1960, non voleva che si mettesse l’accento sulla sua storia di riscatto sociale, ma piuttosto sulla sua abilità di artigiano.
Dall’autobiografia al film
Questo è il lavoro di tutta la mia vita: imparare a fare scarpe perfette, rifiutando di mettere il mio nome su quelle che non lo sono. Quindi, per favore, al di là della storia del ragazzino scalzo e ignorante che è diventato un celebre calzolaio, concentrate la vostra attenzione sul piacere che deriva dal camminare bene.
È con questa frase, scritta di suo pugno, che si chiude la prefazione dell’autobiografia di Salvatore Ferragamo, simbolo di una creatività mai superata e tuttora contemporanea.
Adesso la narrazione autobiografica diventa un documentario, diretto da Luca Guadagnino, che verrà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
È con grande emozione – afferma Ferruccio Ferragamo – che abbiamo appreso la notizia che il film sulla vita di mio padre sarà presentato al prossimo Festival di Venezia. È un onore per me e per la mia famiglia che un autore come Luca Guadagnino si sia appassionato alla nostra storia familiare, trasformandola in un racconto per il grande schermo.
Arte e vita
Il documentario delinea non solo l’itinerario artistico di Salvatore Ferragamo, ma anche il suo percorso umano attraverso due mondi che si intrecciano: l’Italia e l’America, la Campania (terra di origine) e gli Stati Uniti.
Ecco quindi Salvatore Ferragamo iniziare l’apprendistato da ciabattino a Napoli e arrivare a essere proprietario dell’Hollywood Boot Shop in California.
Poi la scelta di tornare in Italia, vivendo e lavorando a Firenze.
Infine, la continua crescita della sua attività artigianale fino al successo imprenditoriale.
Ogni cambiamento basterebbe a rendere indimenticabile l’esistenza e invece le tante “vite” di Salvatore Ferragamo fanno parte di una sola esistenza ricca di genio e intuito, che servono anche ad affrontare e superare tutte le difficoltà che si presentano.
Com’è nato il film
Il progetto del film è nato nel 2017, anno in cui Luca Guadagnino, ispirato dalla lettura dell’autobiografia del calzolaio e imprenditore italiano, ha contattato la famiglia Ferragamo che gli ha aperto le porte degli archivi del marchio.
Luca Guadagnino ha anche avuto accesso a interviste, aneddoti, informazioni, oltre alle ultime e preziose testimonianze di Wanda Miletti, moglie di Salvatore.
Per tre anni la Fondazione e il Museo Salvatore Ferragamo hanno lavorato a fianco del regista e della sceneggiatrice Dana Thomas, mettendo a disposizione competenze e conoscenze di carattere storico.
Di grande importanza anche le registrazioni, restaurate per l’occasione, della voce di Salvatore che narra alcuni capitoli della sua autobiografia e le interviste radiofoniche rilasciate in Australia.
Per saperne di più: www.ferragamo.com
Sandra Tognarini, luglio 2020