Natura, gusto e cultura in uno splendido territorio mantovano, il Parco del Mincio e l’area dei Prati Stabili.
Nel Parco del Mincio mantovano un itinerario all’insegna di un turismo slow: natura protetta ed enogastronomia
Un territorio dove si proteggono le cicogne e si coltiva il foraggio come secoli fa. Dove corrono piste ciclabili e si risale lentamente il fiume.
Il territorio
È il Parco regionale del Mincio fondato nel 1984 che si estende lungo il Mincio dal lago di Garda alla confluenza nel Po, tutto in provincia di Mantova.
Echi virgiliani e bucolici in tutto il territorio, che è perfetto per un turismo bike, slow e del gusto, come vogliono le ultime tendenze.
Se Mantova, città d’arte per eccellenza, già capitale della cultura nel 2017, merita la visita di una settimana, nel Parco del Mincio anche un weekend consente uno splendido breve itinerario.
Piccole tappe da percorrere in macchina, in bici o in camper, secondo interessi e abitudini, con numerose e piacevoli soste fotografiche.
Dovunque ci accompagna la vista dell’acqua: i laghi di Mantova, il Mincio che scorre lento e sornione tra canneti, prati aperti e boschi fitti, formando cascatelle e canali che vanno a irrigare i campi e muovere le ruote dei mulini.
Il Parco delle Bertone
All’interno del Parco è un piccolo gioiello il Parco delle Bertone, un Parco Giardino tipico del periodo romantico. Vi si possono ammirare alberi esotici ed autoctoni che possono avere fino a 150 anni di età. Il bosco, i suggestivi scorci ed il piccolo laghetto creano l’atmosfera giusta per una piacevole passeggiata nel verde. Dal 1994 in questo Parco è attivo un Centro reintroduzione della Cicogna Bianca.
I Prati Stabili
Davvero interessante poi l’area dei Prati Stabili, collocati in perfetta armonia tra l’area urbana di Mantova e l’area delle Colline Moreniche, protetti da una apposita normativa.
Sono una grande area di colture tipiche della pianura mantovana formate grazie a un processo naturale, che non hanno mai subito interventi di aratura o dissodamento, lasciate a vegetazione spontanea e mantenute esclusivamente attraverso lo sfalcio e la concimazione. Mentre in un campo ci sono di solito mediamente 20 essenze vegetali diverse, nel Prato Stabile ce ne sono più di 60.
I Prati Stabili quindi rivestono un ruolo molto importante sia per la biodiversità della flora sia per gli habitat.
Il foraggio prodotto nei Prati Stabili quindi è ricchissimo di vegetali e fiori che rendono particolarmente ricco di aromi e profumi il latte delle mucche che se ne alimentano.
La Latteria San Pietro di Goito
Questo latte andrà a formare il prezioso Grana Padana conosciuto in tutto il mondo. Tra le aziende che producono il Grana Padano Selezione da fieno é Latteria San Pietro di Goito, la quale produce anche il Grana Riserva 20 mesi, il Biologico, e il Kosher, riservato al mercato ebraico, che deve essere rigorosamente controllato da un rabbino in tutto il procedimento di produzione e confezionamento.
Qui, come dice lo slogan, “il latte diventa arte”, perché il latte è lavorato come mille anni fa, viene affiorato naturalmente e spinato ancora a mano dal casaro.
L’esperienza del casaro non è sostituibile da una macchina, ecco perché si conserva una lavorazione tradizionale in un caseificio tecnologico.
La Riseria Schiavi di Roverbella
Un’altra azienda di eccellenza che continua a conservare la tradizione, la qualità dei prodotti e la tutela dell’ambiente, è la Riseria Schiavi di Roverbella, la più antica riseria del mantovano tra quelle ancora in attività, già presente nel lontano 1687, costruita dai Gonzaga di Mantova e poi passata ai marchesi Canossa.
L’azienda ha mantenuto una lavorazione artigianale, ad esempio tutti i macchinari sono azionati da cinghie di cuoio e il riso é lavorato con l’elica nella macina di smeriglio. http://www.riseriaschiavi.it
Ricchezza gastronomica
Con questa attenzione alla agricoltura e alla qualità delle materie prime, tutto il territorio eccelle anche per l’offerta gastronomica.
Tipicità e tradizione sono le caratteristiche dei menu in piccoli e grandi punti di ristorazione.
L’Agriturismo Eliodoro di Roverbella ospita al massimo 16 posti su prenotazione:
piatti di stagione e ingredienti freschi, una rivisitazione della tradizione contadina con sapori e accostamenti inediti, e poi le mostarde di propria produzione, abbinate a formaggi delle latterie della zona. www.agriturismoeliodoro.it
Il Ristorante Al Ponte di Goito collocato proprio in riva al Mincio, offre, oltre ad una atmosfera piacevolissima, e un pezzo di storia, poiché dal 1840 questo era “Al Bersagliere”, anche la tradizione culinaria mantovana, che se pur rivisitata in chiave moderna, è raccontata da piatti antichi, alcuni risalenti ai tempi dei Gonzaga e legati alla terra e alle tradizioni contadine. https://locandaalponte.com/
La Locanda Vittoria di Pozzolo , con il ristorante ricavato da un ex Convento del ‘500 di proprietà dei Gonzaga, offre la cucina tipica mantovana, come Tortelli di Zucca e Bigoli al Torchio, salumi di propria produzione e il famoso Luccio in salsa, tipico della zona e piatto DECO del Comune di Marmirolo.
http://www.ristorantelocandavittoria.it
Ville e palazzi
E infine tante le testimonianze di storia e di eleganza nel territorio.
Dalle ville storiche private di Porto Mantovano al bellissimo Palazzo Gonzaga-Guerrieri di Volta Mantovana, oggi sede del Comune e un tempo costruito verso il 1450 da Ludovico III Gonzaga e dalla consorte Barbara di Brandeburgo come villa di campagna.
Infatti, posto fra le colline Moreniche e il vicino lago di Garda, è collocato su un’altura, quindi immerso in un clima più salubre di quello cittadino.
All’interno soffitti in legno con decorazioni cinquecentesche, pareti ricche di affreschi, un giardino all’italiana molto scenografico, disposto su quattro piani asimmetrici, con terrazza panoramica. Bellissima la mostra Rinascimento Quotidiano nelle sale della storica cucina con stoviglie e apparecchiature d’epoca
Franca D.Scotti
Novembre 2020
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