VIOLENZA DOMESTICA: UN GESTO SILENZIOSO CHE SALVA UNA VITA

vIOLENZA DOMESTICA TRA RESTRIZIONI E ISOLAMENTO

Covid e violenza domestica: isolamento e convivenza forzata hanno aumentato gli episodi di abusi

L’avvento della pandemia, con conseguente isolamento e aumento delle difficoltà economiche, ha fatto impennare i casi di violenza domestica. Una piaga sociale che si cerca di sconfiggere, anche attraverso la tecnologia

La violenza nei confronti delle donne è una delle peggiori piaghe sociali contemporanee.
In particolare, quella che avviene all’interno delle mura di casa, viene chiamata violenza domestica. E spesso, a farne le spese, non è solo il partner del carnefice. Ma anche gli altri membri del nucleo familiare. Come i figli, troppo piccoli e indifesi per riuscire a ribellarsi. In questo caso si parla di violenza assistita. 

Violenza assistita

Sapevate che, prima della pandemia, gli episodi di violenza domestica aumentavano nei periodi di festività? O durante le vacanze estive. Complici la convivenza forzata e il maggiore tempo libero. 

Con l’avvento del Covid, isolamento e difficoltà economiche hanno contribuito ad aggravare il fenomeno

Violenza domestica ai tempi del Covid

Un rapporto dell’Onu conferma l’aumento di abusi e richieste d’aiuto durante la quarantena.
Dati inquietanti (circa 15 milioni in più i casi di violenza domestica) che arrivano da ogni parte del mondo.
Solo in Italia, l’Istat registra un incremento della richiesta d’aiuto del 73% rispetto allo stesso periodo precedente la pandemia. Il 45,3% delle vittime dichiara di temere per la propria incolumità. Il 72,8%, però, non denuncia il reato immediatamente.

Violenza domestica: piaga sociale

Signal for Help: un gesto silenzioso può liberarti dall’incubo

Spesso spaventate e abusate psicologicamente, le donne non riescono a trovare la forza di lanciare l’allarme.
Provano vergogna, si sentono in colpa. E soprattutto, sotto costante controllo dell’abusante, non sanno come gridare aiuto.
La Canadian Women’s Foundation (organizzazione nazionale che aiuta le donne vittima di violenza) ha lanciato Signal for Help. Un gesto silenzioso, da attuare durante una videochiamata o una conversazione su Skype, che può salvare una vita.
Basta alzare quattro dita, con il pollice piegato, e poi richiuderle a pugno. Lo scopo dell’organizzazione è di condividere il più possibile questo “segnale” in rete. Così da saperlo riconoscere nel caso dovessimo vederlo.

Signal for Help

Signal for Help è una campagna nata durante la prima pandemia (2020) proprio per dare la possibilità alle donne chiuse in casa di chiedere aiuto online. In poco tempo, il segnale si è diffuso in tutto il mondo, ottenendo migliaia di visualizzazioni su Tik Tok e YouTube.

La tecnologia diventa principale alleata delle donne

La guerra contro la violenza alle donne è sempre più ardua e complessa. A combatterla in prima linea si schiera anche la tecnologia. Ancora più utile e fondamentale durante i periodi di lockdown.
In particolare, ci sono alcune app che offrono un supporto concreto a tutte le vittime di violenza domestica.

S.h.a.w.

Disponibile in 12 lingue (italiano, inglese, rumeno, mandarino, ecc.) S.h.a.w. offre aiuto alle donne di tutto il mondo. Attraverso informazioni sulla tutela delle vittime da parte della legge. Contatti per i centri di ascolto, tasti per chiamare direttamente il 112 e il 1522

Paura e isolamento donne

Bright Sky

App sviluppata da Fondazione Vodafone. In collaborazione con Polizia di Stato e CADMI (Casa delle Donne Maltrattate). Garantisce aiuto e supporto a tutte le vittime di violenza. O offre anche solo informazioni per chi teme che un proprio caro o un’amica stia subendo abusi.
L’app è disponibile in italiano, inglese, francese e spagnolo. Con un solo click, si può immediatamente chiamare il 112. E, la geolocalizzazione dei centri antiviolenza, permette di trovare quello più sicuro in cui rifugiarsi per ricominciare a vivere.

Violenza domestica e assistita

App-Elles: un altro aiuto alla violenza domestica

Nata in Francia ma disponibile anche nel nostro Paese. Quest’app offre informazioni su strutture che aiutano le vittime di violenza. Per un contatto telefonico, o per ospitarle in caso di bisogno.  La privacy è assoluta e assicurata.
Inoltre, solo accedendo all’app, l’utente potrà chiamare il 112 e numeri di fiducia da lui preimpostati. Il segnale d’aiuto si attiva all’istante, geolocalizzando la vittima grazie al microfono presente nel telefono.
Appositamente pensata anche in caso di violenza domestica, App-Elles ha una funzione che le permette di non essere riconosciuta da occhi estranei. E da controlli dello smartphone da parte dell’abusante nei confronti della vittima.

Covid e abusi donne

WhereAreU

App ufficiale del 112, numero europeo di emergenza. Attiva nelle regioni Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia. Valle d’Aosta, Piemonte, Sicilia, Roma, Trento e Bolzano.
Attraverso la geolocalizzazione e un solo click, si inoltra una chiamata a un operatore del 112. Che avvertirà soccorsi e pubblica sicurezza.
Tra le varie possibilità, oltre alla chiamata vocale, c’è un tasto per la chiamata silenziosa.
Anche qui, la vittima può precedentemente inserire una lista di contatti fidati che, una volta chiamato aiuto, saranno visibili all’operatore.

Violenza donne in pandemia

Per qualsiasi informazione chiama il 1522

Il numero gratuito che ascolta e accoglie le vittime di violenza e stalking. Un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità.

Per saperne di più: www.1522.eu

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