Nelle creazioni VITOLUPO celadon, verde oliva, terracotta e bianco antico per raffinati ambienti contemporanei con rimandi antichi
Un filo rosso di storia e di cultura lega i valori di VITOLUPO alle ricche architetture delle dimore siciliane e ai colori dei giardini mediterranei su cui si affacciano.
I protagonisti
Protagonisti: tavolo Il Platano, sedia L’Agrifoglio, specchio L’Alloro, credenza La Quercia, divano Il Tiglio, libreria Il Noce, mobile bar Il Ginepro, tavolini I Noccioli.
Celadon, verde oliva, terracotta e bianco antico, raccontano la raffinatezza di un ambiente contemporaneo con rimandi antichi.
Due epoche lontane sono avvicinate tra loro da un insieme armonioso di dettagli ricercati: pellami modellati sul legno come una seconda pelle, pergamene tinte in botte, rivestimenti in Galuchat.
Tradizione e tecnica
Infatti, per creare la sua prima collezione di arredi, VITOLUPO ha raccolto l’eredità di culture millenarie e stimolato la rinascita di tecniche d’eccellenza artigianali.
Il tavolo Il Platano
Il maestoso tavolo Il Platano riprende le linee e le forme canoniche dell’arte classica, esaltando i principi della curva e del cerchio in tutte le loro parti.
Anche il disegno a intarsio in ottone sul piano in marmo Michelangelo suggerisce un’ellisse contenente un cerchio, che si sviluppa a sua volta per cerchi concentrici attorno all’area centrale.
Il basamento del tavolo è ricavato dalla piegatura del massello sapientemente lavorato.
Così il contrasto materico delle due essenze, poste l’una accanto all’altra, sottolinea ancora di più la difficoltà di lavorazione del materiale.
La sedia L’Agrifoglio
La sedia L’Agrifoglio coniuga la maestria della lavorazione del legno con
l’artigianalità della lavorazione della pelle.
Sono forme morbide e avvolgenti che conferiscono alla seduta armonia e sensualità.
La lavorazione del pellame è ottenuta attraverso un’incastonatura nella struttura lignea.
Lo specchio L’Alloro
Quindi, a memoria di un giardino-labirinto seicentesco, lo specchio L’Alloro rimanda alla poetica dell’arte.
Nel disegno si riconosce anche un rimando al sole stilizzato con l’ottone della cornice.
L’inserto di vetri cromatici è associato agli specchi e alle essenze pregiate.
La credenza La Quercia
Infine la particolare forma ondulata della credenza La Quercia e la sua superficie lucida le conferiscono un moto infinito.
Così i materiali nobili come il legno di noce, fusioni di bronzo e marmo concorrono a una totale esperienza emotiva.
Invece il bugnato, memoria di antiche architetture nobiliari, caratterizza la tramatura del divano Il Tiglio prodotto in pelle nabuk con cuciture ricamate a trapuntatura.
Il mobile bar Il Ginepro
Lo schiudersi delle ante del mobile bar Il Ginepro crea un abbraccio ed evoca le più maestose aperture alari di magnifici volatili esotici.
Le quattro gambe sottili e cilindriche in ottone richiamano le forme zoomorfe.
L’interno del mobile bar è trattato con essenze pregiate, come la Radica
Amboina e il legno Carbalho, e vetri cromatici in grado di trasmettere uno stile di
innegabile fascino.
Franca D.Scotti
Giugno 2020
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