A Palazzo Reale Leonora Carrington. La prima retrospettiva in Italia dedicata a una delle artiste più influenti e rivoluzionarie del xx secolo.
A Palazzo Reale a Milano, fino all’11 gennaio 2026, è aperta la mostra “Leonora Carrington”, un’importante retrospettiva – la prima in Italia – con oltre 60 opere a testimonianza della straordinaria vita professionale e del percorso biografico di questa grande artista.
Leonora Carrington, partendo dalla natia Lancashire, con le sue radici celtiche, visse a Firenze, Parigi, nel sud della Francia, in Spagna e a New York, infine in Messico, dove si stabilì definitivamente e dove è stata a lungo celebrata come una delle artiste più importanti, accanto a Frida Kahlo e Remedios Varo.
La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta da Palazzo Reale, MondoMostre, Civita Mostre e Musei ed Electa, e realizzata grazie al Gruppo Unipol, main partner, e a Pirola Pennuto Zei & Associati, premium partner.

L’iniziativa rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 ed offre uno sguardo profondo sulla produzione artistica e sull’identità intellettuale di Leonora Carrington, una delle figure più singolari e visionarie del Novecento.
Il percorso tra dipinti, disegni, fotografie e materiali d’archivio, esplora l’intero arco della sua vita creativa, dalle origini in Europa fino al radicamento in Messico, sua seconda patria.
La mostra riunisce un nucleo straordinario di opere provenienti da importanti istituzioni internazionali e collezioni private, a testimonianza della risonanza globale della figura di Leonora Carrington.
Leonora Carrington è stata pittrice, scultrice, scrittrice, drammaturga e pioniera del pensiero femminista ed ecologista. La sua opera, sorprendentemente attuale, mescola sogno e realtà, magia e politica, mito e psicologia, dando forma a un mondo complesso e multiforme che sfugge a ogni categorizzazione.
Il progetto espositivo restituisce la ricchezza poliedrica di Carrington nella prima mostra monografica mai presentata in Italia: artista transnazionale ed extraterritoriale, madre, esule, intellettuale radicale e instancabile esploratrice della coscienza.
La sua ricerca trova straordinarie risonanze nelle tematiche contemporanee ed ha avuto un’eco postumo eccezionale, specialmente dopo la sua inclusione nella Biennale di Venezia del 2022, che ha preso come titolo e motto un suo racconto: Il latte dei sogni.

A Palazzo Reale Leonora Carrington les elements
Il percorso espositivo proposto intende rendere accessibile il suo mondo caleidoscopico e la sua densa personalità intellettuale anche a nuovi pubblici attraverso un’ampia selezione di opere e documenti che mostrano le sue creazioni molteplici ed eterogenee.
Tra i temi essenziali: il legame profondo con l’Italia, la visione personale e universale su tematiche che spaziano dal corpo femminile alla psiche umana, dal folklore alle strutture del potere
Le sue creature fantastiche, i simboli alchemici, le figure mitologiche diventano strumenti per indagare la condizione umana, aprendo nuove possibilità di lettura del presente.
Leonora Carrington appare cosmopolita, apolide, sopravvissuta alla guerra e all’internamento psichiatrico.
Inoltre è stata una pioniera dell’ecofemminismo intrecciando nel suo lavoro la difesa della natura e dei diritti delle donne.

Remedios Varo
L’immaginazione di Leonora Carrington si dispiega nelle sue storie come un territorio sconfinato, dove il fantastico e l’onirico si intrecciano con elementi di favola e fiaba.
Le sue storie sono popolate da animali parlanti, metamorfosi inaspettate e scenari in cui apparentemente l’assurdo convive con il quotidiano, come nell’universo del suo ammirato Lewis Carroll.
I suoi racconti e i suoi dipinti mostrano creature ibride, ragazze che dialogano con le iene, alberi che inseguono giovani e regine che fanno il bagno nel latte di capra. L’autrice trasforma le fiabe in spazi di ribellione e critica, dove umorismo, orrore e magia si mescolano per sovvertire i ruoli di genere e le gerarchie sociali.
Le correnti esoteriche di tutta la storia, le mitologie cadute nell’oblio e le arti divinatorie sono argomenti che interessano Carrington perché considerati una via alternativa per accedere all’inconscio e agli enigmi dell’essere umano e della natura.
Infine matriarcato, cucina, alchimia: Leonora Carrington ha esplorato il concetto di matriarcato partendo da uno spazio domestico (la cucina) e da uno dei saperi proibiti del passato (l’alchimia) come assi spaziali, creativi e simbolici.
Nelle sue opere, la cucina si trasforma in uno spazio di potere e rituale femminile, dove la preparazione del cibo diventa un atto magico e alchemico.
Il percorso espositivo si articola in cinque nuclei, alcuni cronologici, altri tematici, ciascuno dedicato a un momento cruciale del viaggio artistico ed esistenziale di Leonora Carrington.
Il catalogo della mostra è edito da Electa
Franca D.Scotti
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