Casorati a Palazzo Reale

Casorati a Palazzo Reale. A Milano  una delle più ampie e complete retrospettive dedicate a Felice Casorati

Felice Casorati,  straordinario artista italiano,  torna a Milano a Palazzo Reale fino al 29 giugno 2025, con una grande mostra presentata da  Comune di Milano e Marsilio Arte.

Il legame storico tra l’artista e la città di Milano è uno dei temi che attraversano la mostra ed è approfondito tra le pagine del catalogo edito da Marsilio Arte.

Nel corso della sua lunga carriera, Casorati ha attribuito una funzione strategica a Milano, prima città in Italia a dotarsi di un moderno sistema e mercato dell’arte, riconoscendo alle sue rassegne degli anni Venti lo spazio strategico per un confronto diretto con le ricerche artistiche più aggiornate.

Casorati a Palazzo Reale propone una rilettura complessiva del lavoro dell’artista, ripercorrendo in ordine cronologico attraverso 14 sale le diverse stagioni della sua produzione, dagli esordi nei primi anni del Novecento fino agli anni Cinquanta.

Sono oltre cento le opere presentate per l’occasione, tra dipinti su tela e tavola, sculture, opere grafiche della stagione simbolista, bozzetti per scenografie di opere realizzate per il Teatro alla Scala, tutte di assoluto rilievo e raffinata qualità, selezionate per la loro esemplare storia espositiva.

I prestiti provengono da prestigiose raccolte private e da importanti collezioni pubbliche, tra le quali in particolare la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dove è conservata la più importante e ricca collezione museale di opere di Casorati, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Galleria d’Arte Moderna di Genova, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, e il Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste. Cardine del progetto è la stretta collaborazione con l’Archivio Casorati, che ha assicurato il supporto scientifico e la consultazione e condivisione dei materiali documentari storici.

Come osservano i curatori, «la retrospettiva è stata pensata per trasportare i visitatori all’interno dell’universo poetico di Casorati, invitandoli a immergersi nei suoi ambienti (gli interni e lo studio, teatro concettuale della sua intera poetica), conducendoli tra le figure pensose e malinconiche, emblemi riflessivi di un’umanità partecipe e di una profonda filosofia esistenziale. Le sale di Palazzo Reale costituiscono il contesto aulico perfetto per ricostruire la dimensione silenziosa, fatta di pause, contrappunti e vuoti, emanata dalle opere stesse».

La narrazione segue l’intera cronologia dell’arte di Felice Casorati, documentando l’avvicendarsi delle fonti di ispirazione e degli stili, dal verismo al simbolismo, dal neoclassicismo al realismo magico, dalla fase più espressionista orientata dalle deformazioni picassiane sino al ritorno al sintetismo e alle stesure à plat, caratteristiche della produzione di fine carriera.

Dalle  prime opere connotate da uno spiccato realismo, tra le quali il celebre Ritratto della sorella Elvira del 1907, alla stagione simbolista e secessionista, con alcuni dei maggiori capolavori dell’autore.

Aprono gli anni Venti i capolavori La donna e l’armatura del 1921 (GAM Torino) e Silvana Cenni del 1922 (collezione privata), icona metafisica ispirata alla misura classica quattrocentesca e alle pale d’altare di Piero della Francesca.

Risale a questo periodo la collaborazione di Casorati con Riccardo Gualino, collezionista, mecenate e imprenditore, per il quale l’artista dipinge i ritratti di famiglia e progetta, insieme all’architetto Alberto Sartoris, il piccolo teatro privato nella loro residenza torinese. Il sodalizio è ricostruito in mostra dai tre ritratti Gualino, dal ritratto di Alfredo Casella (collezione privata), compositore e pianista, direttore di alcuni concerti nel teatrino torinese, e delle danzatrici Raja e Bella Markman, protagoniste con Cesarina Gualino, delle esibizioni di danza libera sotto i fregi casoratiani del teatrino, documentati dai bassorilievi Donna con arco, L’incontro con la musica, Donna seduta con scodella (collezione privata).

In mostra si potrà ammirare dopo molti anni lo straordinario dipinto Annunciazione del 1927, proveniente da una collezione privata: scelto dall’artista per le esposizioni d’arte italiana del 1927 al Musée Rath di Ginevra e poi alla Kunsthaus di Zurigo, torna oggi visibile al grande pubblico. Nell’atmosfera rarefatta e sospesa di un interno, Casorati costruisce una scena intima in cui il divino traspare dalla specularità e dalle simmetrie attraverso l’inconciliabilità degli opposti: la luce naturalissima e la geometria complessa ed enigmatica dello spazio. Reinserito per la prima volta in un’antologica, il dipinto segna un episodio essenziale entro l’arco dell’itinerario casoratiano.

Sul finire del decennio, l’arte di Casorati è segnata da una svolta in chiave anticlassica, testimoniata in mostra dalle composizioni di una serie di meravigliose nature morte.

Gli ultimi anni sono documentati da nature morte, nelle quali torna il tema antico delle uova (insegna di quel «Numerus, Mensura, Pondus» che è il motto araldico dell’arte casoratiana) e del cimiero

Da sempre appassionato di musica, Felice Casorati non fu solo un eccezionale pittore e un appassionato pianista ma anche scenografo, al lavoro, tra gli anni Trenta e i Cinquanta, per il Maggio Musicale Fiorentino, l’Opera di Roma e la Scala di Milano.

Proprio dagli Archivi storici della Scala provengono numerosi dei suoi bozzetti, realizzati per opere come Le Baccanti e Fidelio, o per balletti su musiche di Petrassi o de Falla: un nucleo che, a chiusura della mostra, consentirà di conoscere anche questo versante dell’attività di un artista rigoroso e poliedrico.

L’antologica è accompagnata da un ampio catalogo edito da Marsilio Arte con i saggi dei curatori.

La mostra è promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte in collaborazione con l’Archivio Casorati. Sponsor BPER Banca; partner tecnico ATM, con il supporto di Coop Lombardia.

Franca D.Scotti

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