Sulle orme di Karl Lagerfeld, la direttrice artistica di Chanel Virginie Viard presenta l’Haute Couture F/W 20/21 della Maison
Presentata da Virginie Viard, direttrice artistica di Chanel, la collezione Haute Couture F/W 2020/21. Si tratta di una principessa punk, che esce da Le Palace, il celebre locale di Montmartre, all’alba, dopo una notte di divertimenti.
L’Ispirazione
Questa collezione è più ispirata a Karl Lagerfeld che a Gabrielle Chanel – osserva Virginie Viard -. Karl sarebbe andato al Le Palace, accompagnando queste donne molto sofisticate e molto vestite, ma anche molto eccentriche.
Dalla semplicità alla ricchezza
La collezione Haute Couture Primavera-Estate 2020 era stata chiaramente influenzata dalla semplicità e dal rigore dell’abbazia di Aubazine, dove Gabrielle Chanel era stata educata da bambina.
Invece, i trenta look della collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2020/21 sono caratterizzati dal desiderio di opulenza.
Alcuni look sono perfino accompagnati da gioielli delle collezioni di alta gioielleria Chanel.
Mi piace lavorare in questo modo – spiega la direttrice artistica di Chanel -, andando nella direzione opposta a quella che ho fatto l’ultima volta. Volevo complessità e raffinatezza.
Tutto quello che luccica
Tutti i partner di ricamo Chanel, inclusi i Métiers d’art Lesage e Montex, nonché Lemarié e Goossens, hanno contribuito ai preziosi tweed impreziositi da paillettes, strass, pietre e perline.
Una treccia a forma di diamante adorna i tailleur pantalone nero inchiostro.
Le Grand Siècle
Abiti corti con vita attillata e gonne a corolla frusciano a fianco di abiti lunghi con un fascino molto “Grand Siècle” e la nobile autorità delle eroine che fuggono dai tableaux del XIX secolo.
Le tonalità del nero e del grigio antracite sono illuminate da lampi di rosa. I lacci dipinti arricchiscono le giacche bolero insieme ai tweed realizzati con nastro striato d’argento.
Una giacca dalla vita interamente smock è indossata su stivaletti affusolati in pelle scamosciata nera, il segno estremo di un romanticismo ultra-rock.
Sandra Tognarini, luglio 2020