Anima retrò per il debutto di Virginie Viard alla guida della Maison
Quella del “Kaiser” Karl Lagerfeld era un’eredità difficile da ricevere, ma la nuova leader della Maison, Virginie Viard, ha saputo farla sua e reinterpretarla al meglio. Per presentare la prima collezione Chanel non disegnata da Karl, Viard ha scelto un’ambientazione decisamente originale: un’enorme biblioteca traboccante di libri. Le modelle hanno sfilato in un’atmosfera luminosa, quasi asettica, ammantate dal fascino sottile che solo l’unione tra la cultura e l’alta moda può trasmettere.
Con i suoi abiti la direttrice creativa di Chanel ha scelto di omaggiare l’immortale stile di Coco, proponendo il celebre tailleur di tweed in mille fogge diverse: senza spalline, con maniche a sbuffo, costellato di tasche o trasformato in un austero, lungo cappotto abbottonato. I colori dominanti sono all’insegna del rigore e della classicità, con una prevalenza di blu, bordeaux e grigi scuri, impreziositi di tanto in tanto da fantasie geometriche, piume e fiori. Per gli outfit da sera, largo ad abiti svolazzanti e impalpabili in colori pastello, oppure dritti e tempestati di glitter, ma tutti con tagli tradizionali. Quella rappresentata dalla sfilata haute couture fall/winter 2019-2020, insomma, è una donna colta, sicura di sé, amante di uno stile classico e deciso che le conferisce autorità. Niente di lezioso in casa Chanel: la moda è una cosa seria.
Chiara Sivori, luglio 2019