Il Museo Magritte di Bruxelles celebra il suo decimo anniversario con la mostra evento “Dalí & Magritte”, che aprirà al pubblico in novembre
Per la prima volta a confronto due icone del surrealismo a Bruxelles.
Più di 80 pezzi tra dipinti, fotografie, sculture, filmati e disegni provenienti da oltre 40 musei, gallerie e collezioni private di tutto il mondo: Italia compresa.
Sono i numeri della mostra evento “Dalí & Magritte”, che aprirà al pubblico a Bruxelles dall’11 novembre al 9 febbraio 2020.
Curata in prima persona da Michel Draguet, direttore generale dei Musei Reali delle Belle Arti del Belgio, l’esposizione sarà allestita presso la sede del Museo delle Belle Arti di Bruxelles adiacente al Museo Magritte, e sarà dedicata all’analisi e all’approfondimento delle similitudini e delle reciproche influenze nelle opere dei due artisti.
Rivolta agli appassionati di arte, la mostra è perfetta anche per curiosi e famiglie: oltre a stimolare il pensiero laterale degli adulti, le opere surrealiste hanno infatti il pregio di entusiasmare anche i bambini, con i loro colori e la loro creatività.
Dalí e Magritte si sono incontrati a Parigi nella primavera del 1929, quando l’artista spagnolo irruppe nella Ville Lumière per unirsi al gruppo dei surrealisti di Montparnasse.
Magritte si era trasferito in città due anni prima con la moglie Georgette, anch’egli affascinato dalla corrente surrealista parigina, e ci sarebbe rimasto fino al 1930, prima di tornare a Bruxelles. Nell’agosto del 1929 Dalí invitò il pittore belga nella sua casa di Cadaquès insieme ad altri artisti del calibro di Eluard, Mirò e Bunuel, dando vita ad uno dei momenti più importanti della storia del movimento.
Dalí e Magritte hanno condiviso la critica alla razionalità cosciente insita nel movimento surrealista, abbinata alla ricerca delle potenzialità espressive dell’inconscio.
Magritte, in particolare, illustra gli oggetti reali decontestualizzandoli, deformandone le dimensioni per creare atmosfere ambigue e inquietanti, come quelle dei sogni, al punto da essere spesso definito “le saboteur tranquille”, per la sua capacità di insinuare dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso. Dalí trae ispirazione dal suo inconscio, secondo l’approccio “paranoico-critico”, termine da lui stesso coniato per descrivere il suo metodo finalizzato a “rendere tangibilmente creative le mie idee più ossessivamente pericolose”.
L’attesissima mostra rappresenta l’evento di punta per celebrare il X anniversario del Museo Magritte.
Situato in Place Royale, custodisce la più grande collezione al mondo dedicata all’artista: dipinti, disegni, sculture, oggetti, poster pubblicitari, spartiti musicali, fotografie e filmati, compresa la più ampia raccolta del periodo “vache”.
Franca D.Scotti
Ottobre 2019