Il progetto di Evo Beauty si basa sull’idea che l’estetica e la dignità femminile possono essere valorizzate anche in momenti difficili
L’estetista acquisisce un ruolo sociale più profondo che si pone al centro di una relazione interpersonale con le pazienti oncologiche
Bellezza, benessere, salute e cura di sé, sono questi i punti cardine su cui si poggia un progetto ambizioso e importante dal punto di vista estetico e sociale. Parliamo di ”Donne di Luce”, il progetto ideato e fortemente voluto da Barbara Ferraro, la CEO Evo Beauty, l’azienda che da vent’anni si impegna nella selezione di marchi professionali all’avanguardia. Anche stavolta le donne sono al centro di un progetto incentrato sul mondo beauty e sulla salute per mano delle professioniste della bellezza, le estetiste. Nello specifico il progetto nasce con l’obiettivo di dare sollievo fisico e psicologico alle donne che stanno affrontando il cancro, donando loro non solo supporto estetico, ma anche un senso di benessere. Tante specialiste, in tutta Italia, hanno aderito al progetto offrendo gratuitamente tre trattamenti viso al mese a tre donne sottoposte a terapia oncologica. Ogni trattamento è stato studiato secondo un protocollo che dona comfort e sollievo alla pelle con l’utilizzo di prodotti specifici e accompagnato da una manualità adatta, secondo le indicazioni mirate di Katia Vaccaro.
Il significato di “Donne di luce” per Evo Beauty
Questa iniziativa ha come missione quella di valorizzare l’importanza di prendersi cura di sé e di sentirsi luminose e radiose. La luce ha infatti molteplici significati: è sinonimo di vita, di nascita e rinascita, di felicità, di speranza e di spiritualità. D’altra parte il connubio donna-luce rappresenta metaforicamente tutte le donne che, nonostante le difficoltà che stanno vivendo, emanano una grande luce interiore.
Per saperne di più…
Sul sito www.donnediluce.com, fino al 31 dicembre 2025, sarà possibile conoscere tutti i dettagli, trovare gli Istituti partner dell’iniziativa e prenotare il proprio trattamento. Le prime città che hanno aderito all’iniziativa “Donne di luce” sono: Milano, Napoli, Roma, Alessandria, Pesaro e Urbino, Ascoli Piceno, Savona, Imperia, Genova, Pistoia, Varese, Monza e Brianza, Arezzo, Roma, Parma, Firenze, Bologna, Cagliari, Piacenza, Messina, Taranto, Lecce, Bari, Padova, Nuoro, Macerata, Vicenza, Torino, Siena, Prato, Cuneo, Rimini, La Spezia, Lecco, Modena, Lucca, Bergamo, Treviso, Ancona e Oristano.
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Claudia Trapani, Novembre 2024