Grazie all’iniziativa “Ink on Pink” le piastre ghd Platinum+ e ghd Gold si vestono di rosa per sostenere la ricerca
Il cancro al seno è un nemico terribile, ma può essere sconfitto. Per sostenere la ricerca contro questa malattia, ghd ha creato la collezione Ink on Pink: le iconiche styler Platinum+ e Gold saranno prodotte in un’edizione limitata rosa, il colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. L’obiettivo? Raccogliere un milione per la ricerca: per ogni piastra in edizione limitata venduto, ghd devolverà 10 a Pink is Good, l’iniziativa della Fondazione Umberto Veronesi che da anni è in prima linea nello sviluppo di terapie sempre più efficaci contro il cancro al seno.
Come testimonial per la sua iniziativa Ink on Pink, ghd ha scelto Grace Lombardo, una mamma che a soli 35 anni ha scoperto di avere il cancro. Dopo due mastectomie e un intervento di ricostruzione, Grace ha deciso di riprendere il controllo del suo corpo regalandosi un tatuaggio che esaltasse la sua storia e nascondesse i segni che il tumore le aveva lasciato addosso.
“Il cancro ti toglie molto più del seno. Si porta via i tuoi capelli, la tua autostima. Ma il mio tatuaggio è qualcosa che ho deciso di fare perché volevo riprendere il controllo di me stessa e del mio corpo”, ha detto Grace.
Ad aiutarla c’era il tatuatore David Allen, che da anni aiuta le donne a valorizzare la loro femminilità dopo il tumore nascondendo le cicatrici con dei ricchi, meravigliosi tatuaggi floreali, che sono stati riprodotti sulle piastre ad edizione limitata Ink on Pink di ghd. La collaborazione tra lui e ghd è nata per celebrare il quindicesimo anniversario della Campagna Pink del brand inglese, che fino ad oggi ha contribuito a raccogliere oltre 15 milioni di dollari da donare alle associazioni di beneficenza e fondazioni che promuovono la ricerca per la lotta contro il cancro al seno a livello globale.
L’edizione limitata Ink on Pink sarà disponibile a partire dal 1 luglio nei migliori saloni, presso i rivenditori premium e su ghdhair.com/it.
Chiara Sivori, giugno 2019