House of Gucci di Ridley Scott: love affair, inganni e tradimenti. Una strepitosa Lady Gaga nel ruolo di Patrizia Gucci
House of Gucci, il film diretto da Ridley Scott, segue la storia della famiglia Gucci, nell’evoluzione dell’azienda tra affari, scelte difficili, love affair, inganni e tradimenti.
Ovviamente tutto ruota intorno all’omicidio di Maurizio Gucci a Milano il 27 marzo 1995, che sconvolse il mondo della moda.
E nella saga potente messa in scena da Ridley Scott, mentre Adam Driver dà corpo a un Maurizio Gucci un po’ enigmatico, se non inespressivo, Lady Gaga è una protagonista imperdibile.
Bellissima, volitiva, ambiziosa, volgare quel tanto che attesta la sua origine popolare, avida di ricchezza e potere, è il personaggio che muove i fili della vicenda. Sia nel condurre il marito a distruggere, con mezzi leciti e illeciti, i parenti Gucci che potrebbero dividere con lui l’eredità, sia nell’ideare la vendetta finale.
Patrizia Reggiani ordinò a un killer di uccidere il marito, freddato da quattro colpi di pistola nell’atrio del suo palazzo. Condannata a 29 anni di carcere, ridotti poi a 26 in appello, la donna, conosciuta ai più anche con il suo appellativo di “Vedova Nera”, è tornata poi in libertà per buona condotta.
Davvero sorprendente sapere che Lady Gaga non ha mai incontrato la Reggiani “non volevo che nessuno influenzasse l’opinione che mi ero fatta”.
House of Gucci
Grandioso il cast: Jared Leto (Paolo Gucci), Al Pacino (Aldo Gucci) e Jeremy Irons (Rodolfo Gucci).
Dunque un film attesissimo, di grande effetto, una lettura molto americana della vicenda italiana, come tragedia shakespeariana di conflitti e faide interne.
House of Gucci
L’altro versante affascinante del film e della vicenda riguarda il brand Gucci che viene colto nella sua conquista del mondo e del successo soprattutto con la svolta imposta da Tom Ford negli anni ‘90.
Tom Ford, stilista texano ancora semi-sconosciuto, creò collezioni innovative tra sexy e minimalismo, portando il brand all’apice del successo, dal 1994 al 2004.
Non mancano incongruenze tra finzione e realtà, ma fanno parte dell’impostazione filmica del regista.
D’altronde le vicende Gucci si prestano ad una serie TV alla Dynasty, come anche ad una serie cinematografica stile Padrino.
Interessante la scelta di Salma Hayek come Pina Auriemma, confidente della Reggiani e condannata in quanto intermediaria dell’omicidio di Maurizio.
La Hayeh nella realtà è sposata con François-Henri Pinault, fondatore e amministratore delegato del gruppo Kering, di cui Gucci fa parte.
Franca D.Scotti
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