Orpheon celebra i suoi Sessant’anni e viene dipinto come un quadro che ricorda quei tempi e luoghi sfuggiti alla memoria che richiamano storia e cultura di una Parigi quasi degli Anni 70
Orpheon e la Parigi dimenticata. Il quadro racconta la fragranza senza connotazione di genere
Diptyque è sinonimo di universo. Tanti elementi che si identificano in un’unica entità. I creatori di questo mondo Desmond Knox-Leet, Yves Coueslant e Christiane Gautrot hanno riunito le loro competenze e capacità.
L’ispirazione
L’epoca è quella dei caffè parigini, sul boulevard Saint-Germain e nelle vie adiacenti abbondano luoghi d’incontro e tra questi appunto L’Orphéon. Spesso accade che di luoghi come questo non rimanga nemmeno una documentazione. Ciò che è accaduto è rimasto tra quelle mura che hanno visto idee e sogni realizzarsi e svanirsi. E quando il locale ha chiuso, anche i ricordi sono andati via con lui. Si sa solo che per Diptyque e per il trio questa chiusura rappresentò una perdita che portò al successo.
Orpheon
Oggi in occasione del 60esimo anniversario di Orpheon, la Maison vuole rendere omaggio a questa pluralità e lo fa costruendo un’atmosfera che ricostruisce proprio quei luoghi di cui non era rimasta alcuna memoria. Orpheon è quindi il sogno olfattivo che Olivier Pescheux ricostruisce come un quadro.
Come si compone questo quadro “fragranza”? Lo spazio è legnoso, i tavoli bassi e le poltrone. Il parquet e la pista da ballo. Le bevande servite ricordano il distillato inglese dei long drink, con limone italiano come accompagnamento e una goccia di mandarino verde. Il tabacco che era parte integrante del locale e che offuscava la vista delle serate piacevoli, ora viene rappresentato dagli accenti acri del lentisco e del galbano, ma anche da quelli più dolci del favo d’api e del cisto, come l’aroma dei sigari di qualità o dell’Amsterdamer da pipa.
Le donne, floreali e talcate nelle loro fragranze. Gli uomini, dandy profumano di muschio o ambra.
Le luci sono quelle che risaltano il color rosso soffuso, caldo.
Un profumo che si può definire senza indugio di assuefazione senza rischio. Fresco, floreale, sensuale e boisé. Che non ha connotazione di genere.
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Sara Caponetto, Maggio 2021