Piceno: una elegante tranquillità. Ristorazione di eccellenza, resort 5 Stelle, relax tra le vigne
Tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini, tra il verde e il blu, si distendono le colline del Piceno nelle Marche.
Perché questo nome? Un picchio che si posò sullo stendardo dei Sabini in marcia? Il leggendario re Pico che li guidava?
Non si sa. Si sa solo che il Piceno è terra abitata da tempi remotissimi, accogliente da sempre. E la cosa non stupisce. Fertilissima, con un clima dolce e temperato, davanti a un mare pescoso e tranquillo, ondulata e morbida, è una terra che attrae e coinvolge.
grottammare alta
Oggi il Piceno è terra di borghi pittoreschi, cittadine ariose, torri merlate. Ed eccellente ospitalità.
Come tutte le Marche, una regione non eclatante né eccessivamente sfarzosa, ma discreta e gentile, da scoprire con lentezza
A pochi chilometri dai paesi che sono piccole bomboniere, si aprono resort e strutture di estrema eleganza.
Piceno: una elegante tranquillità
Villa Lattanzi
Villa Lattanzi esterno
Villa Lattanzi, ad esempio, è un’antica dimora del XVIII secolo circondata da un raro gioiello di macchia mediterranea a ridosso del mare, il Bosco del Cugnolo, in località Torre di Palme. Oggi è proprietà di un imprenditore appassionato e visionario, Lanfranco Beleggia, già creatore di un Gruppo importante nel settore jewelry, che ha il sogno di valorizzare la sua terra, nella sua dimensione più autentica.
Torre di Palme
La località dove sorge la Villa, Torre di Palme, è tra i Borghi più belli d’Italia: una piccola bomboniera, un balcone panoramico proteso sulla costa adriatica, tante chiese medievali e rinascimentali, un polittico di Vittore Crivelli, sottoportici romantici adorni di fiori e lampioni.
Ecco quindi oggi Villa Lattanzi, tornata all’originario splendore grazie ad un accurato lavoro di restauro e diventata un resort 5 stelle.
Qui si giunge in cerca di relax, eleganza, squisita accoglienza, eccellente e originale ristorazione.
Una torretta panoramica, la cappella privata, soffitti impreziositi da antichi affreschi, cuscini di velluto, cifre ricamate, candelieri, grandi composizioni di fiori freschi, salotti e salottini, panchine di ferro battuto sparse nel parco che si affaccia sulla piscina e più in là sul mare.
Sul frontespizio una iscrizione con dedica a Pomona, la dea della fertilità e a Sirio, stella che annuncia la bella stagione.
Sospesa tra la terra e il mare, Villa Lattanzi invita non solo ad una pausa relax nelle sue suites, ma anche ad una sosta gustosa.
il Ristorante Il Cugnolo
Merita davvero il viaggio il Ristorante Il Cugnolo, dove è re lo chef Rodion Dodu, capace di inventare accostamenti inediti, pur utilizzando gli ingredienti semplici e saporiti del territorio. Nella cucina a vista nascono così piatti originalissimi, come Astice tiepido, insalata del contadino, perle dal carcadè, e cipolla rossa, Petto di quaglia, mela alla senape e acciuga, Gnocchi di castagna, burro acido, polvere di lampone e brodo.
Senza inventare nomi altisonanti o elaborati, il menu fa parlare i sapori degli ingredienti che compongono i piatti.
I menu degustazione poi, sono un trionfo di sperimentazione e creatività, sia negli accostamenti, sia nell’uso di tecniche culinarie innovative.
D’altronde, a garanzia della qualità, molti prodotti utilizzati nelle proposte della tavola de Il Cugnolo derivano direttamente da un’altra splendida proprietà della famiglia Beleggia.
Piceno: una elegante tranquillità
Officina del Sole
È Officina del Sole, il Wine Resort a Montegiorgio, frutto della restaurazione di un vecchio podere abbandonato, che si estende su 50 ettari di terreno, dove storia e natura si intrecciano meravigliosamente.
Qui siamo nel tipico paesaggio marchigiano ondulato, morbido, rasserenante. A perdita d’occhio i vigneti, gli ulivi, le coltivazioni di orti e di alberi da frutta. In fondo il Monte Conero, il Mare Adriatico, i Monti Sibillini.
Una posizione strategica, tra mare e montagne, un microclima perfetto per coltivare la terra, in particolare la vite, che beneficia di un luogo costantemente ventilato, libero dall’eccessiva umidità e caratterizzato da forti escursioni termiche.
Pecorino, Passerina, Verdicchio, Lacrima e Montepulciano sono i vitigni autoctoni tipici della tradizione enoica della regione e vengono coltivati insieme a vitigni internazionali.
E a Officina del Sole, con eccellenti materie prime a km0, molte delle quali coltivate nella tenuta stessa, la chef Rossella Bartolomei fa miracoli di sapori e leggerezza nello stesso tempo. Non solo al ristorante centrale, ma anche per un cesto da picnic tra le vigne, o per un menu a bordo piscina
Piceno: una elegante tranquillità
Grottammare
Anche Grottammare, perla della Riviera delle Palme, è uno tra i Borghi più belli d’Italia.
Amata da Liszt, cantata da Lawrence Ferlinghetti, patria di Papa Sisto V e dello scultore Pericle Fazzini, Grottammare oggi ci invita nel Vecchio Incasato in alto, di palazzi e chiese cinquecentesche, nel lungomare con i suoi villini liberty, nell’itinerario di sculture dedicato a Pericle Fazzini.
E a Grottammare è imperdibile una sosta da buongustai presso Attico sul mare.
Qui c’era una volta il Palazzo Kursaal, che racconta una stagione passata di serate estive, balli e canzoni sul mare.
Attico_Sara_Simone Marconi
Oggi questo palazzo è diventato una meta gastronomica grazie alla visione dei fratelli Sara e Simone Marconi, che hanno scelto l’estro dello Chef Tommaso Melzi.
Ma l’estro di Tommaso mette a frutto i ricordi d’infanzia di Sara e Simone, il ricordo di Jolanda e Vera, le due nonne, cuoche eccezionali, che cucinavano il pescato del giorno preso da nonno Giacomo, oppure la cacciagione riportata da nonno Gino.
Da quel passato è rimasta la passione per la materia prima marchigiana a chilometro e miglio zero, per il pescato freschissimo del mare Adriatico, carne da produzioni controllate e olio di produttori locali, pane con farine macinate a pietra e prodotti ricavati dal proprio orto.
Perché a breve distanza da Grottammare, a Massignano, la fattoria di famiglia Il Giardino degli Agrumi, fornisce ad Attico quasi tutte le verdure, la frutta e gli animali da cortile che saranno in tavola.
Attico sul mare.
Con questi ingredienti freschissimi Tommaso Melzi crea una cucina che tende a valorizzare l’intero prodotto, le verdure dalla radice al fiore, il pesce dalla testa alla coda e inventa piatti sorprendenti, che ricordano la cucina tipica sanbenedettese, ma del tutto reinventata.
Come ad esempio il famoso brodetto, fatto un tempo con il pesce povero che rimaneva dopo la vendita e su cui le barche ingaggiavano gare per definire la ricetta più buona.
In particolare, l’offerta di Attico sul Mare si focalizza principalmente su due menu: uno storico con i grandi classici ed uno in continua evoluzione.
Per questo 2024, il menu propone “due compilation”, ovvero “Pop 2024” e “Revival anni ‘80”, il cui nome richiama l’indelebile legame con la musica, insito nella storia architettonica del locale.
Mentre “Pop 2024” punta a un’idea di cucina contemporanea, con i nuovi piatti signature della stagione, il menu “Revival anni ‘80” celebra i grandi classici della cucina di mare.
Oltre a questi due percorsi di sapori, il menu prevede una sezione alla carta contenente “Intro” come il “Crudo di gamberi rosa, senape, cetriolo e lattuga”, gli “Interludi”, ossia i primi piatti quali ad esempio “Cavatelli alla quintessenza di mare”, e i “Ritornelli”, che rappresentano i secondi, ad esempio, la “Pancia di vitello alla brace”, i dolci “sweet dreams” e una sezione ad hoc dedicata ai più piccoli.
Il vino a sua volta svolge un ruolo cruciale: proprio Sara Marconi, dal 2007 sommelier di Attico Sul Mare, sceglie accuratamente gli abbinamenti perfetti per ogni portata, all’interno delle 400 etichette nazionali ed internazionali, oltre a tante piccole realtà del territorio che si possono trovare nella monumentale cantina.
Il tutto in un ambiente arredato con elementi di design elegante e discreto, apparecchiature candide, che insieme al blu marino regalano una cornice vacanziera, ma di grande eleganza.
Al piano superiore la “torretta” richiama quello stile liberty dell’intero palazzo che ben combacia con il lungomare sottostante, e permette suggestive cene en plein air. Prenotabile in esclusiva con un solo tavolo a sera, questo spazio suggestivo permette di cenare a lume di candela, osservando la luna che si specchia nelle onde del mare.
Su tutto spicca la capacità di accogliere gli ospiti con affettuosa cordialità, come amici che arrivano a casa e amano sentire raccontare la storia della famiglia.
Piceno: una elegante tranquillità
Giardino degli Agrumi
Dopo la sosta indimenticabile, deliziata dalle squisitezze di Attico sul mare, se si vorrà curiosare nel Giardino degli Agrumi, sarà divertente scoprire che è un Giardino Storico del ‘700, alto e panoramico sull’Adriatico, inserito nel circuito dei Giardini Storici Italiani, bene del FAI, testimone del periodo in cui era fiorente qui la produzione agrumicola, che ancora oggi regala una cultivar rara, l’Arancia Bionda del Piceno.
Qui, in attesa che si realizzi una ristrutturazione completa delle interessanti strutture murarie con le tipiche nicchie ad arco e le due torri colombaie, si può anche organizzare e prenotare un “Pic Nic Italian style”.
Consigli di viaggio:
a Grottammare, proprio sul lungomare, ottimo indirizzo per un week end o per una lunga vacanza è il Valentino Resort, elegante, arioso, accogliente. Colazioni all’aperto, piscine family, un bel centro benessere, spiaggia e attrezzature riservate. Aperto tutto l’anno.
Franca D.Scotti
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