Salvatore Ferragamo trae spunto dal passato per ridisegnare il futuro.
Partendo da nuove calzature ispirate ai modelli dell’archivio Ferragamo, Paul Andrew e Guillaume Meilland creano insieme una collezione uomo e donna che si distingue per leggerezza e versatilità. La sfilata riprende e sviluppa il nuovo canone stabilito con la Fall/Winter 2018, al contempo sofisticato, esclusivo e inclusivo. Nell’unione di artigianato di alta qualità e tecnologia all’avanguardia, i due creativi danno forma a un concetto di lusso che evoca l’umile funzionalità dell’abbigliamento da lavoro ( in un tributo al percorso di Salvatore Ferragamo, che emigrò in America poverissimo per inseguire il suo sogno ), ma al contempo allineandosi al linguaggio della moda nel 2019.
Colori forti come smeraldo, blu caraibico, viola, arancio bruciato e rosso fuoco, spiccano fra toni naturali come biscuit, verde militare, oliva, cachi, nudo e bianco ottico. Il casting della sfilata è diversificato e accoglie uomini e donne di età ed etnie differenti. Indossano una collezione che, attraverso un geniale uso della pelle, coglie i frutti squisitamente fiorentini del successo di Salvatore: vitello scamosciato, canguro e karung sono utilizzati per creare capi di straordinaria leggerezza.
Una lussureggiante stampa a motivi vegetali, tratta dai foulard dell’archivio Ferragamo, assume nuovi colori e proporzioni per decorare un motivo a rete intrecciata che percorre tutta la collezione. Dettagli dell’abbigliamento da lavoro sono accostati a lini e organze impalpabili per creare un gioco fra sostanza e morbidezza.
Paul Andrew dichiara: ”Con Guillaume sto lavorando per fare di Salvatore Ferragamo un marchio che non solo sia attraente per tutte le generazioni, ma le unisca. L’anima di questo marchio risiede nel genio artistico e tecnico dei modelli di calzature di Salvatore – il suo genio non invecchia mai – ed è da questo punto di partenza che abbiamo realizzato la collezione”.
Highlight di collezione Fra i capi donna più importanti: gonne a fazzoletto e abiti in vitello scamosciato, karung, canguro, seta e foulard jacquard, camicie coloniali, salopette in nappa, bomber con interni foulard, abiti foulard con bordi in maglia e poncho in voile di cotone.
Fra i capi uomo più importanti: jeans in lino con lacci e dettagli in pelle, T-shirt in popeline con bordo manica in pelle, polo in maglia jacquard a disegni foulard, T-shirt in maglia e short ricamati, gilet trapuntati color arancio bruciato; impermeabili dal taglio dinamico, la cui lucentezza e morbidezza richiama elementi del guardaroba femminile in duchesse, trench leggerissimi e camicie in popeline tecnico.
Le scarpe sono l’elemento base della collezione. Fra i classici d’archivio rivisitati, le iconiche Vara, il cui fiocco di grosgrain è ora diventato di metallo. I sandali a tacco alto e i desert boot da uomo con suola in gomma e corda hanno tutti la tomaia in pelle intrecciata a mano: gli stivali altri al ginocchio per cui sono necessarie 16 ore di lavoro di un artigiano Ferragamo per intrecciare con maestria e precisione 330 metri di nappa. Il tacco-scultura in pelle di un sandalo d’archivio con tomaia in rete del 1940, opera di Salvatore, è re-immaginato in armonia con una semplice e audace tomaia in karung. Slipper con zeppa sono ornate dal monogramma All Gancini. La tomaia formata da quattro strisce di spugna ritorta, sempre dall’archivio di Salvatore, è stata sostituita con lino e nappa a stampa foulard. Fra le borse, una nuova versione della Ferragamo Studio Bag con monogramma All Gancini, e una versatile micro borsa-portafoglio.
Un modello a tracolla è presentato in ricche tonalità ispirate ai tramonti toscani.
Per l’uomo, la borsa Dynamo in pelle intrecciata ha una fodera interna monogrammata. Solidi e accattivanti dettagli da abbigliamento da lavoro per una borsa utility in pelle selleria. Le cinture hanno fibbie doppio Gancini in numerose nuove versioni per uomo e donna.
Per gli occhiali, troviamo nella donna modelli a ”gatto”con la montatura interamente ricoperta in karung e logo Ferragamo in metallo dorato sulle aste, queste ultime dalle proporzioni volutamente esagerate. Per l’uomo, un modello più lineare con montatura in acetato e di nuovo il logo metallico sulle aste.