Sabato 1 febbraio sono stati liberati tre ostaggi detenuti da Hamas a seguito dell’attacco del 7 ottobre 2023. In conformità con gli accordi per il cessate il fuoco a Gaza, Israele ha rilasciato 183 prigionieri palestinesi
Durante la fase iniziale del cessate il fuoco, verranno liberati 33 ostaggi a Gaza in cambio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi attualmente detenuti da Israele
Hamas ha sequestrato quasi 250 individui; attualmente, circa 80 ostaggi si trovano ancora a Gaza, con la convinzione che almeno un terzo di essi sia deceduto. Gli altri sono stati liberati, salvati o i loro corpi sono stati recuperati.
Chi sono i tre ostaggi israeliani liberati sabato 1 febbraio
Yarden Bibas è stato catturato dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. Le immagini del rapimento lo ritraggono ferito, con del sangue che gli scorre dalla testa. Si pensa che sia stato preso prigioniero separatamente dalla moglie e dai figli. Un video del rapimento della famiglia mostra Shiri mentre avvolge i suoi due bambini dai capelli rossi in una coperta, mentre viene portata via da uomini armati. Kfir, il più piccolo degli ostaggi, è diventato il simbolo dell’impotenza e della rabbia legate alla crisi degli ostaggi.

La liberazione di Yarden Bibas ha ridotto le speranze che la moglie e i figli fossero ancora in vita a Gaza
Hamas ha dichiarato che i tre sono stati uccisi in un bombardamento aereo israeliano. Israele non ha confermato questa notizia, ma un portavoce militare ha affermato la settimana scorsa che il governo era “estremamente preoccupato” per la loro sicurezza.
Keith Siegel, residente a Chapel Hill, North Carolina, è stato sequestrato insieme alla moglie, Aviva Siegel, nel Kibbutz Kfar Aza, un villaggio agricolo comunale gravemente colpito dall’attacco. La donna è stata liberata durante l’accordo di cessate il fuoco del novembre 2023 e ha intrapreso una lotta a livello globale per ottenere la liberazione del marito e degli altri ostaggi.
Ofer Kalderon, un ostaggio di nazionalità franco-israeliana, è stato rapito nel kibbutz Nir Oz. Anche i suoi figli adolescenti, Sahar ed Erez, insieme alla sua ex moglie Hadas, sono stati presi in ostaggio, ma sono stati rilasciati durante la settimana di cessate il fuoco del 2023. Hadas Kalderon ha dichiarato che i ragazzi hanno dovuto affrontare numerose difficoltà dopo la liberazione, vivendo con la costante preoccupazione per la salute del padre.
Domenica 9 febbraio (giorno 21): rilascio di tre ostaggi, insieme alla liberazione di altri prigionieri palestinesi e a un ulteriore ritiro dal corridoio di Netzarim.
Mosca, preoccupazioni sulla seconda fase del cessate il fuoco

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha dichiarato che Mosca sta ricevendo “segnali che indicano l’emergere di problemi” nell’implementazione del cessate il fuoco tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza
“Questi messaggi provengono da ambienti influenti in Israele, dove si esprime insoddisfazione riguardo al modo in cui Hamas ha rispettato i suoi impegni nella prima fase. Pertanto, non escludiamo alcuna possibilità”, ha aggiunto. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Ria Novosti.
Trump: «A Gaza non ho certezze sulla stabilità della pace»

“Io non ho certezze sulla stabilità della pace” a Gaza, ha dichiarato ieri ai giornalisti il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla vigilia dell’incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, previsto per oggi martedì 4 febbraio ore 16 a Washington, ore 22 in Italia.
Claudia Gollini febbraio 2025
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