Un festival di sapori. Da nord a sud, i sapori italiani e i prodotti più intriganti protagonisti di eventi gustosi
Acetaie Aperte 2025: turismo balsamico, cultura e tradizione
Da venerdì 26 settembre al via una settimana ricca di eventi, tra visite alle oltre 40 acetaie aderenti, concerti e attività dimostrative e di degustazione.
L’edizione 2025 dello storico evento organizzato dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell’Aceto Balsamico di Modena IGP allarga il proprio orizzonte temporale e culturale offrendo un’intera settimana di proposte in collaborazione con il Festival del Belcanto di Modena e la biblioteca comunale Delfini.

Un festival di sapori ACETAIE APERTE
La storia e le storie dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell’Aceto Balsamico di Modena IGP saranno protagoniste in un calendario che prevede eventi e momenti speciali nelle oltre 40 acetaie che hanno già aderito alla manifestazione giunta alla sua 23ma edizione.
I produttori apriranno le porte ai visitatori per far conoscere i luoghi di produzione del cosiddetto “Oro Nero” attraverso visite guidate e degustazioni delle diverse tipologie di Aceti Balsamici di Modena DOP e IGP sia in purezza che in abbinamento a prodotti tipici del territorio.
Si inizierà, grazie alla collaborazione con il Teatro Comunale di Modena Pavarotti e Freni, la sera di venerdì 26 con una delle opere più rappresentative, la “Bohème”, per entrare, il sabato, nel vivo del racconto della storia, della tradizione e della cultura legata al Balsamico – grazie alla collaborazione con la Biblioteca Delfini – dove per tutto il giorno i visitatori potranno vedere la cottura del mosto, partecipare a giochi sensoriali con i narratori del Gusto, osservare il bottaio in azione per realizzare le preziose “batterie”.
Questa ventitreesima edizione di Acetaie Aperte vedrà anche la presentazione al Teatro Comunale di Modena Pavarotti e Freni del primo Osservatorio “Turismo & Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e di Modena IGP” curato da Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e autore del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.
Vendemmia alla Tenuta di Artimino Meliá Collection
Alla Tenuta di Artimino Meliá Collection, settembre segna l’arrivo di uno dei momenti più affascinanti dell’anno: la vendemmia.
Per celebrare la stagione ricca di profumi e tradizioni, e l’accendersi dei colori del foliage fra le vigne e gli uliveti, il boutique resort immerso nella campagna fiorentina svela un pacchetto speciale che combina una raffinata degustazione di vini della Tenuta tra i filari e un’esperienza gourmet privata a Villa La Ferdinanda, gioiello inserito nel Patrimonio UNESCO.

Un festival di sapori ARTIMINO
Avvolti dalla luce dorata del tramonto, gli ospiti vengono accolti nel loggiato della Villa Medicea sotto gli affreschi seicenteschi di Domenico Cresti, detto Il Passignano, raffinato pittore del tardo manierismo le cui scene allegoriche, i miti classici e i motivi naturalistici fanno da sfondo a una serata unica, sospesa tra passato e presente.
Disponibile per coppie o piccoli gruppi fino a quattro persone, la Cena sotto gli Affreschi è un’esperienza privatissima accessibile agli ospiti interni ed esterni su prenotazione e include allestimenti floreali su misura e la possibilità di aggiungere una performance musicale dal vivo. Protagonisti del menu sono piatti ispirati alla tradizione toscana, accompagnati dai migliori vini della Tenuta di Artimino.
Festa dello speck 2025 a Plan de Corones
La Festa dello Speck dell’Alto Adige – Speckfest torna anche nel 2025 per incantare i palati e i cuori di chi ama la tradizione, i paesaggi spettacolari e il gusto autentico. L’appuntamento è per il 27 e 28 settembre 2025 sulla vetta panoramica di Plan de Corones, dove le Dolomiti si incontrano con la cultura gastronomica altoatesina.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, la celebre regione dolomitica amatissima in tutte le stagioni ospita l’evento tra le cime e i sapori, offrendo una vista mozzafiato sulla catena alpina principale. La vetta di 2.275 metri è comodamente raggiungibile grazie agli impianti di risalita da Brunico/Riscone, San Vigilio/Passo Furcia e Valdaora/Casola, rendendo la festa accessibile a tutti.

Protagonista indiscusso sarà lo Speck Alto Adige IGP, espressione di una tradizione secolare, portata avanti con passione dai produttori locali e tutelata dal Consorzio dello Speck Alto Adige, promotore dell’evento insieme alla Regione dolomitica Plan de Corones. Gli espositori ufficiali del Consorzio, insieme ad altri produttori selezionati, racconteranno l’eccellenza del proprio lavoro attraverso degustazioni, abbinamenti creativi, dimostrazioni e racconti diretti al pubblico.
Stand tematici dedicati alle specialità tipiche dell’Alto Adige: dall’artigianato locale ai prodotti a Km0 in un percorso tra sapori autentici e tradizioni, pensato per tutti: famiglie, appassionati di gastronomia, escursionisti e curiosi, accompagnati dalla musica tradizionale dal vivo.
La transumanza in Valtellina
Per vivere appieno il territorio valtellinese, bisogna sapersi mettere in ascolto della natura, armonizzandosi al ritmo lento dei riti ancestrali come la transumanza, dichiarata patrimonio immateriale dell’UNESCO.
Da metà settembre, infatti, la Valtellina riecheggia dei campanacci e dei muggiti delle mucche di ritorno dagli alpeggi in quota verso le stalle a fondovalle: un momento corale e identitario che unisce comunità, abitanti e viaggiatori, rinnovando anno dopo anno il legame tra uomo, animali e montagna.

Un festival di sapori APF Valtellina
Alpen Fest a Livigno (27-28 settembre)
A Livigno questo rito antico si trasforma in un evento di charme: l’Alpen Fest celebra il ritorno dei pastori e delle mandrie in paese, salutando la stagione estiva con un’eleganza tutta alpina. Le mucche, ornate di ghirlande di fiori freschi e campanacci intarsiati, sfilano lungo le vie del centro tra applausi e sorrisi, mentre i livignaschi indossano i costumi tradizionali “alla vecchia”. Qui, la transumanza diventa quindi un’esperienza che intreccia cultura, convivialità e gusto, accendendo di fascino contemporaneo le antiche tradizioni montane e unendo autenticità e stile.
La Val di Sole celebra i suoi formaggi
Fino al 22 settembre si svolgerà il “Cheese FestiVal di Sole”, la rassegna casearia dedicata al prodotto simbolo della valle solandra e all’attività degli allevatori: un programma di indubbio richiamo tra fiere dell’agricoltura, spettacoli eno-gastronomici, fino all’attesissima asta di Castel Caldes, che vedrà ristoratori e appassionati sfidarsi a colpi di rilanci per assicurarsi i pregiati formaggi di malga.
Il “Cheese FestiVal di Sole” profuma di latte fresco e tradizione: un evento che trasforma la Val di Sole in un palcoscenico a cielo aperto di sapori autentici, come le persone che qui sono nate e cresciute. Con un protagonista assoluto, il Casolét: è il formaggio simbolo della valle. Piccolo, morbido e irresistibile, capace di raccontare con un solo assaggio la storia millenaria e la cultura dell’alpeggio.

Un festival di sapori Festa-del-latte
Fino al 22 settembre, la valle solandra si animerà di mercati contadini, fiere e feste agricole, spettacoli enogastronomici e menù speciali nei ristoranti e negli agriturismi. Un’occasione unica per entrare nei caseifici, visitare le malghe, conoscere chi ogni giorno lavora con passione e custodisce i segreti di questa prelibatezza di montagna. Il Cheese FestiVal di Sole non è solo una rassegna, bensì un’esperienza sensoriale che unisce gusto, cultura e convivialità, trasformando un formaggio in un simbolo di identità e innovazione.
L’elenco delle iniziative inserite nel Cheese FestiVal di Sole è lungo e articolato: tra queste la “Festa dell’Agricoltura”, tre giorni (dal 12 al 14 settembre) in Val di Peio all’insegna delle tradizioni e del buon gusto; la “Fera de San Maté”, storica fiera del bestiame che celebra le radici rurali di un’intera valle (in programma a Malè il 19 settembre) e “Latte in festa”, un evento (in programma in Val di Rabbi, il 20 e 21 settembre) alla scoperta di un mondo contadino naturale e gustoso, con il momento clou rappresentato dalla Desmalghjada: il festoso ritorno delle mandrie dall’alpeggio.
Inoltre, in occasione del Cheese FestiVal di Sole, alcuni dei migliori ristoranti della Val di Sole e della Val di Non proporranno deliziosi menù legati alla mela e ai formaggi di malga abbinati ai vini delle cantine socie della Strada della Mela.
Torna la Festa dell’Uva di Vo’
La regina della frutta emoziona con un magnifico spettacolo immersivo
In programma sfilate di carri allegorici, spettacoli musicali, degustazioni e laboratori: una festa che coinvolge l’intera comunità tra bellezza, cultura e spirito identitario
Al via la 74a edizione della Festa dell’Uva di Vo’: dal 19 al 21 settembre un meraviglioso viaggio tra arte, tradizione e territorio. Una delle manifestazioni tra le più longeve del Veneto torna a illuminare i Colli Euganei pronta a stupire, emozionare e coinvolgere, come ogni anno dal 1950. Il momento clou sarà domenica 21 settembre con la doppia sfilata dei carri allegorici: opere d’arte in movimento realizzate interamente a mano con veri acini d’uva. Oltre 250 volontari sono già al lavoro per costruire cinque carri spettacolari. L’evento sarà arricchito da degustazioni, concerti, laboratori per bambini e percorsi tra le cantine. Una celebrazione collettiva di arte popolare, memoria e identità.

I Carri Allegorici: arte, dedizione e comunità
La Festa dell’Uva di Vo’ è una delle manifestazioni più longeve e partecipate del Veneto – quest’anno alla sua 74° edizione – torna per far rivivere un rito collettivo che attraversa generazioni e restituisce significato al tempo e alla bellezza del fare insieme. La sfilata dei carri rappresenta il cuore simbolico della manifestazione. Ogni carro, decorato interamente con uva vera incollata manualmente, richiede mesi di lavoro e coinvolge circa 50 volontari ciascuno. Per l’edizione 2025 sono previsti oltre 22 quintali di uva distribuiti su cinque carri. I numerosi volontari impegnati tutto l’anno nell’impresa, trasformano così questo piccolo paese dei Colli Euganei in una scenografia a cielo aperto.
Domenica 21 settembre, il momento più atteso: la parata dei carri che si svolge con due spettacoli, uno diurno e uno notturno.
Degustiamo il futuro: dal 26 settembre torna «Insolito Marsala»
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”, (Il Gattopardo). Con questa frase in mente, Marsala si prepara a ospitare dal 26 al 27 settembre e dall’1 al 4 ottobre 2025 la seconda edizione di Insolito Marsala: sei giorni in cui il vino diventa lente d’ingrandimento per leggere il presente e raccontare ciò che viene dopo.
Non chiamatelo festival o sagra: Insolito Marsala è un percorso che intreccia accoglienza, cibo e – soprattutto – vino. Degustazioni guidate, pairing, installazioni urbane e momenti formativi compongono un palinsesto con lo sguardo rivolto al presente e al futuro. Tutto, dichiaratamente, insolito.

Nelle cantine aderenti e all’Enoteca di Palazzo Fici i vini di Marsala incontrano grandi DOP italiani: Parmigiano Reggiano, Culatello di Zibello, Salame di Felino, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala, Limone di Siracusa. Ogni abbinamento racconta una storia diversa, che parte dai sapori per arrivare alle persone e ai territori. Accanto a questi percorsi classici, il Future Cooking Lab dell’Università di Parma propone esperimenti radicali: gelati estemporanei al Marsala, cocktail geometrici, bolle edibili di caffè, Marsala, limone che si dissolvono sulla lingua. Posti limitati, prenotazione obbligatoria.
Franca D.Scotti
Settembre 2025
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