Veneto preziosi Siti Unesco. Il Veneto lancia le offerte turistiche delle destinazioni dalle Dolomiti a Verona in vista dei giochi olimpici
Il Veneto, lo sanno tutti, può offrire itinerari che portano il visitatore a scoprire le molteplici sfaccettature di un territorio ricco di bellezze paesaggistiche, architettoniche, artistiche e culturali.
Fra queste bellezze ci sono anche i siti dell’Umanità Unesco che in Veneto sono ben nove, rappresentando per numero di elementi iscritti alla World Heritage List Unesco la seconda regione in Italia.
Ecco allora le iniziative di Regione Veneto nella costruzione e promozione dell’offerta turistica in linea con le nuove tendenze di viaggio, che richiamano inevitabilmente l’attenzione sul tema della sostenibilità a 360 gradi.
Cortina nelle Dolomiti Bellunesi e Verona, in particolare, oltre ad appartenere con onore alla World Heritage List Unesco, sono tra le destinazioni venete che godranno di un’altissima visibilità mondiale grazie ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.
Veneto preziosi Siti Unesco
Cortina, la Perla delle Dolomiti, città ospitante di gare olimpiche di sci e snowboard e Verona, città scelta per mettere in scena, nella cornice della sua storica Arena, le spettacolari cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi.
I Giochi rappresentano quindi una vetrina di primaria importanza per il comparto turistico veneto che, anno dopo anno, con 18 milioni di fatturato e 73 milioni di presenze, continua a essere la prima Regione italiana per turismo e quindi il motore, non solo per l’economia regionale, ma per l’Italia intera.
Come spiega Federico Caner, Assessore al Turismo della Regione del Veneto, forte elemento di attrattività, in termini turistici, sono sicuramente i Siti UNESCO ed il Veneto è tra le regioni italiane che ne conta il maggior numero.
Veneto preziosi Siti Unesco
I Cicli affrescati del XIV secolo a Padova. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo. I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Le Dolomiti. La città di Verona. L’Orto Botanico di Padova. La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto. Venezia e la sua Laguna.
Ai 9 siti Unesco del territorio regionale, si affiancano anche 3 Riserve della Biosfera MAB (che tutelano la biodiversità e lo sviluppo sostenibile), una candidatura in corso di valutazione e 2 patrimoni immateriali, che valorizzano arti e mestieri identitari di una comunità: testimonianza concreta dell’infinito ventaglio di declinazioni che la bellezza della nostra Regione può assumere.
Il tema della sostenibilità non è mai stato quindi così attuale, considerando da un lato il forte elemento attrattivo dei siti Unesco e dei grandi eventi alle porte e dall’altro la salvaguardia di questi gioielli.
Inevitabile quindi che l’offerta turistica veneta sposti l’attenzione verso un turismo lento, smart, sostenibile e accessibile per visitare il nostro patrimonio: dalla laguna della città più bella del mondo alle cime dolomitiche più affascinanti, dalla città dell’amore di Romeo e Giulietta, alle colline disegnate dai viticoltori eroici, dalle ville palladiane agli orti rinascimentali, dalle pennellate di Giotto ai bastioni della “Serenissima” sul Lago di Garda. Preservare e valorizzare le nostre bellezze, ricche di storia, arte, artigianato ma anche cultura e paesaggio, significa garantire il futuro delle destinazioni turistiche. Dall’altro lato, nella consapevolezza della salvaguardia e valorizzazione di tale patrimonio, è necessario cogliere l’impulso positivo che deriva dall’ospitare grandi eventi sportivi, fonte di richiamo per tantissimi appassionati da tutta Italia e da tutto il mondo, che possono arricchire e ampliare l’offerta turistica per rendere il territorio più attrattivo e pronto all’accoglienza.
Sono pronte dunque una serie di attività contenute nel Piano Turistico Annuale 2024, come attuazione del Programma Regionale per il Turismo Veneto 2022-2024.
A contribuire nell’attuazione di tale strategia, sono fondamentali le nuove linee di finanziamento che la Regione ha attivato tramite il programma FESR che hanno al centro il tema della transizione ecologica e digitale, con un investimento di circa 37 milioni di euro per la rigenerazione del comparto ricettivo in ottica di transizione green, transazione digitale e la piena accessibilità delle strutture ricettive.
Inoltre, sono stati messi a disposizione del comparto strumenti e risorse che innovino e differenzino l’offerta turistica regionale per sostenere l’evoluzione delle destinazioni venete in “Smart Tourism Destination”.
Le destinazioni turistiche intelligenti adattandosi più facilmente ai cambiamenti e sfruttando soluzioni digitali innovative, offrono servizi all’avanguardia e sostenibili e promuovono una trasformazione culturale all’interno dell’ecosistema turistico, così da poter creare un’esperienza di viaggio e fruizione del territorio davvero unica per i visitatori.
Di fronte al “climate change”, cambiano la priorità e la convenienza di piani integrati e strategie di adattamento climatico in grado di 1) mettere in campo servizi di hospitality e programmi turistici innovativi che affrontano gli effetti locali della «forzante calore» e vanno oltre i tradizionali periodi di alta stagione estiva e invernale, e 2) di operare in termini di cross communication online e offline rispetto ai nuovi comportamenti della domanda turistica, soprattutto internazionale.
Il Veneto con la scelta di diventare “Smart Tourism Destination” – Piano Strategico 2022-24 – ha l’opportunità, insieme con le sue OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione), di essere una delle prime destinazioni europee “intelligente & climate-sensitive” a livello di offerta, organizzazione, tecnologie e nuove competenze. Un vantaggio per l’intero Paese che disporrà di un modello di
adattamento climatico e di una strategia di governance potenzialmente utile a tutte le regioni italiane.
Inoltre l’evento olimpico nel 2026 porterà con sé una serie di opportunità e sfide ai territori coinvolti in termini di prodotto, digitalizzazione e promozione.
La volontà delle due Fondazioni che gestiscono le destinazioni Dolomiti Bellunesi, Verona e Lago di Garda è di collaborare insieme nei prossimi due anni.
In BIT si è avviato ufficialmente un vero e proprio “laboratorio” di promozione turistica congiunta, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano e Cortina 2026, all’interno del quale verranno valorizzati esperienze e eventi attraverso il progetto regionale Veneto in Action e sperimentati prodotti nuovi e diversi che uniranno i luoghi e creeranno una rete fra Verona, il Lago di Garda e le Dolomiti Bellunesi.
Sono previste tre tipologie di iniziative:
– costruzione di prodotti turistici integrati per i mercati extra europei Verona-Garda-Dolomiti caratterizzati da principi di sostenibilità e accessibilità con l’impegno a condurre i rispettivi territori verso prodotti sempre più sostenibili ed accessibili;
– costruzione di una campagna di promozione coordinata legata al tema olimpico, anche attraverso investimenti concordati a livello regionale e con il coinvolgimento dei principali hub aeroportuali del Veneto;
– impegnarsi a promuovere e trasferire al territorio i valori dello sport, la conoscenza del territorio attraverso le attività sportive, sia estive che invernali, valorizzare i giovani talenti e campioni delle varie discipline sportive olimpiche anche attraverso l’organizzazione di eventi e convegni dedicati.
Franca D.Scotti
leggi anche