THE IMAGINARIUM Il nuovo territorio dell’esplorazione olfattiva immaginato da Liquides Imaginaires
LABORATORIO OLFATTIVO Questo non è un laboratorio come gli altri, ma un giardino di delizie dove tutto diventa possibile non appena si aprono le porte della fantasia. Teatro della fantasia sperimentale, grande ricreazione dei sensi, THE IMAGINARIUM fa dell’ibridazione il suo nuovo linguaggio creativo con Liquides Imaginares
Un Eden dove all’improvviso tutto si ibrida, tutto diventa eteroclito, contraddittorio e, infine, inaspettato. L’IMMAGINARIUM è germogliato nella mente di Philippe Di Méo con Liquides, che ha voluto reinventare il processo creativo ponendosi una domanda: come fecondare l’immaginazione del profumiere lasciando fiorire altre possibilità?
In questo modo di pensare e riflettere, spazio, principi e materiali si fondono, estratti personalizzati (l’essenza del cuore di arancia rossa) si mescolano gioiosamente con ingredienti riciclati (l’intero mandarino, un’estrazione simultanea della polpa, del frutto e della scorza) in un un grande patchwork creativo e gli esseri umani condividono la creazione senza alcun complesso con l’intelligenza artificiale (AI).
PROFUMI DI AGRUMI
Per trascendere ancora di più l’abitudine, Philippe Di Méo di Liquides Imaginares ha affidato le chiavi della creazione a sette studenti della scuola di profumo di Givaudan. Il compito? Reinventare le Esperidi
Questo è il nome dato agli agrumi in profumeria: note toniche e allegre che solitamente non ci aspettiamo da Liquides Imaginaires, che tende piuttosto a coltivare il mistero del sacro. Questi giovani germogli sono stati liberi di ribaltare le norme stabilite e immaginare una galleria di frutti che la natura non ha nemmeno concepito, di questa metamorfosi reciproca hanno fatto nascere ibridi dalle note gourmand (BUDDHA BLEND), mandarini sorprendentemente speziati (MANDARIN SAFFRON ), cedro cremoso come una crostata meringata (SEDUCTIVE CITRON).
IBRIDAZIONE
In questo mondo sognato che è THE IMAGINARIUM, gli agrumi che crescono a profusione non hanno né lo stesso sapore, né la stessa forma, né soprattutto lo stesso odore di quelli sui nostri scaffali.
Frutto della fantasia di questi giovani creativi senza abitudini né certezze, questi agrumi ibridati rinnovano completamente le varietà a disposizione del talento del profumiere.
Con l’aiuto di Alexandre Lepage, Philippe Di Méo ha iniziato a studiare la filogenesi degli agrumi, frutti dotati di una facoltà di ibridazione infinita, ricostituendo pazientemente l’albero genealogico del genere agrumi. Partendo da questa matrice botanica, illustrata con la complicità dello studio Delo, l’ideatore ha immaginato nuove famiglie per accogliere le fantasmagoriche creazioni dei nuovi nasi.
AGRUMI IMMAGINARI
L’immaginazione è un mondo invertito che prende forma nei nostri pensieri. In questo universo superiore e magico tutto è possibile.
Con la forza della visualizzazione possiamo creare oggetti, progetti, case, pesci, animali, amici, amori e perfino l’albero più bello. L’albero capovolto è celeste. Le sue radici sono nutrite dalla spiritualità, dalla bellezza, dall’ignoto e dal mistero. Diffonde i suoi frutti colorati e succosi verso il mondo terreno, dal cielo alla terra. La sua natura è ricca ed i suoi frutti doni dai poteri infiniti. I suoi frutti non crescono secondo le stagioni ma sono frutto della nostra fantasia. In questo mondo da sogno è cresciuta una famiglia di agrumi sconosciuti con Liquides Imaginares
“Ognuno di essi ha una propria personalità e proprietà gusto-olfattive. Dall’amaro al gourmand, dal fresco allo speziato, dall’esotico all’ambrato, rappresentano un viaggio nel mondo olfattivo”. Afferma Philippe di Meo di Liquides Imaginaires.
Ci piacerebbe tanto sapere quale albero questi agrumi ibridati possono far crescere nell’immaginazione. Philippe Di Méo ha esaudito questo desiderio chiedendo all’artista Laurentine Périlhou di materializzare i suoi germogli in macramè, il suo materiale feticcio.
Il mirabile albero è stato esposto nella Galleria Rossana Orlandi di Milano, durante la Design Week.
Liquides Imaginaires sono una concezione olfattiva del designer Philippe Di Méo, presentata durante la sua mostra del 2011 a La Maison des Champs-Elysées. Se il profumo veniva utilizzato nell’antichità per comunicare con gli dei “attraverso il fumo” (lat. per fumum), la sua incarnazione contemporanea è profondamente simbolica: consente all’uomo di passare dai mondi materiali a quelli immateriali, dal solido al liquido, dal il visibile all’invisibile, assaporando appieno la vibrazione del profumo e lasciarsi soccombere alla sua meraviglia, al suo potere di elevazione.
La loro grandezza sta nella libertà del loro creatore, dal romanticismo al surrealismo; questi profumi sono alimentati da questo stesso desiderio di fuga dalla realtà. Liquides Imaginares, pregano i loro ammiratori di superare il velo della bellezza e di scivolare via verso terre sconosciute dove fragranze mistiche fluttuano nell’aria. I pensieri di Philippe Di Méo sono radicati in miti potenti, nella bellezza della Natura Sacra, nella storia e nella caducità delle passioni. Queste trilogie olfattive sono profumi di elevazione
L’Herbier Sauvage, 2022, e Sous le Citronnier, Les Fleurs, 2023 – presentati alle Biennali “Révélations, Paris”, segnano l’inizio di questa nuova esplorazione artistica per questo pezzo, Laurentine Périlhou ha collaborato con Audrey Bruneau, una tessitrice di cesti per oltre 10 anni. Audrey crea pezzi unici, delicati ed espressivi combinando la maestria delle tecniche ancestrali di tessitura dei cestini con una ricerca artistica originale e profondamente contemporanea. Audrey Bruneau ha realizzato il tronco dell’albero di limone con stecche di salice bianco, che è stato poi adornato con foglie e limoni in macramè.
Per saperne di più: www.liquidesimaginaires.com
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