A Recco Sapori in Paradiso. Un gemellaggio di eccellenze gastronomiche, focaccia e salumi, nell’incantevole Golfo Paradiso
A Recco (GE), situata nel cuore del Golfo Paradiso, lungo la riviera ligure di levante, bagnata da acque limpide ed invitanti, si è svolto Sapori in Paradiso, che valorizza i prodotti contraddistinti da riconoscimento U.E,
Protagonisti i Salumi DOP Piacentini (Coppa Piacentina Dop, Salame Piacentino Dop e Pancetta Piacentina Dop) e la Focaccia di Recco col formaggio IGP
SAPORI IN PARADISO è stata organizzata dal Consorzio Focaccia di Recco col formaggio, che, lo ricordiamo, è stato costituito nel 2005 per conseguire la tutela europea Indicazione Geografica Protetta (IGP), arrivata il 15 gennaio 2015.
Da allora la Focaccia di Recco col formaggio è diventata il 278.mo prodotto d’eccellenza che rappresenta l’Italia nel mondo. Il Consorzio della Focaccia di Recco IGP racconta la storia, i segreti e anche le leggende che tanto han reso famoso il prodotto, dall’epoca delle Crociate alle incursioni dei saraceni, alle grandi compagnie teatrali che scendevano a Recco attirati dalla fama della sua focaccia. E poi la maestria dei focacciai di Recco nella preparazione in diretta della Focaccia di Recco con la stesura delle sfoglie sottili come seta.
Sottolineiamo che la zona di produzione della Focaccia col formaggio comprende solo le cittadine di Recco, Camogli, Sori e Avegno.
Il Consorzio dei salumi DOP piacentini porta dalla provincia di Piacenza, il cui particolare microclima concorre in modo esclusivo alla stagionatura dei salumi, i sapori e i profumi inconfondibili delle loro tre DOP: Coppa, pancetta e salame. Un maestro norcino arrivato appositamente da Piacenza ha mostrato in diretta l’arte dell’insaccatura dei salumi con dimostrazione dal vivo dell’arte della norcineria.
La partecipazione a SAPORI IN PARADISO è stata l’occasione per visitare il centro storico di Recco (una capitale del gusto, famosa non solo per la focaccia col formaggio ma anche per altre specialità), che conserva tocchi eleganti del suo passato, come ad esempio, il Santuario di N.S. del Suffragio, Patrona della cittadina , ed anche il territorio circostante (Portofino, Camogli e Cinque Terre) e l’Abbazia di San Fruttuoso.
Dunque , una volta arrivati a Recco, si può prendere una motonave per San Fruttuoso di Camogli, che è raggiungibile soltanto via mare o a piedi attraverso il bosco di Portofino.
La motonave tocca Camogli, e, superata punta Chiappa arriva a San Fruttuoso, dove, in una piccola insenatura, appare subito l’abbazia, protetta da una torre cinquecentesca: un’architettura felicemente integrata con il suo contesto naturale.
L’inaccessibilità del luogo e la presenza di una sorgente d’acqua dolce ne fecero, nell’VIII secolo d.C., un sito ideale per la fondazione di una chiesa sui resti di un monastero benedettino dell’anno Mille. La tradizione narra che fu lo stesso martire Fruttuoso a scegliere la baia, indicandola in sogno a Prospero, vescovo di Tarragona in fuga dalla Spagna invasa dagli Arabi e alla ricerca di un luogo dove portare in salvo le reliquie del Santo. Sulla fonte sorgiva è stata costruita la torre nolare.
tombe Doria
Nel 1983, l’Abbazia, articolata su corpi con caratteristiche molto diverse fra loro, è stata donata dagli ultimi proprietari, Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilj, ultimi proprietari al Fondo Ambiente Italiano (FAI), che l’ha prima, restaurata e poi riaperta al pubblico La visita guidata illustra la storia, il chiostro e le tombe Doria, la chiesa primitiva e la parrocchiale e i reperti archeologici.
Segnaliamo che presso i locali dell’Abbazia è in corso la mostra “Ossi di Seppia. Ugo Mulas, Eugenio Montale”
Fino al 16 febbraio 2025 il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita questa mostra, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas ed Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.
A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.
Pubblicata nel 1925, la raccolta con la sua lingua, aspra e pietrosa, già mostrava il lato oscuro della condizione umana.
Per Stefano Verdino, docente di letteratura italiana all’Università di Genova, “le qualità sia dell’inquadratura sia della luce di questi scatti hanno un che di perentorio, che calza mirabilmente non in termini illustrativi ma di sintonia espressiva con il verso sempre nitido e tagliente di questo primo Montale”.
Abbazia di san Fruttuoso, Camogli (GE)
Ma torniamo a Recco. Qui è bellissima la visita del Santuario di N.S. del Suffragio, Patrona di Recco, che permette di conoscere la storia e l’evoluzione artistica dell’edificio, di particolare interesse storico artistico, e le opere d’arte contenute, quali, ad esempio, i settecenteschi bassorilievi a stucco.
La zona è un luogo di culto fin da tempi lontanissimi: la chiesa si trova, infatti, sulla strada che da Recco porta al vicino comune di Uscio nel punto esatto in cui un tempo esisteva un oratorio dedicato a San Martino (poi consacrato a San Michele Arcangelo).
Nell’attiguo Oratorio, sede dell’Arciconfraternita di N. S. del Suffragio, è esposto l’apparato processionale, vale a dire gli artistici Crocifissi, il gonfalone, i fanali lignei, le cappe e l’arca argentea della Madonna, che vengono utilizzati nel corso delle celebrazioni della Patrona di Recco nel mese di settembre.
Consigliamo, poi, una passeggiata, in Città, fino alla famosa “Ciappea”, che prende il nome dalla caratteristica lastra d’ardesia, che, in dialetto ligure, è detta Ciappa: la scogliera a strapiombo nel mare vanta una naturale acqua verde smeraldo con meravigliosi fondali. Da quest’anno, la Ciappea è insignita della Bandiera blu.
Consigli di viaggio:
Da O Vittorio – Via Roma 160, 16036 Recco.
L’hotel Da O Vittorio si trova a 600 metri dal centro città e dalla stazione ferroviaria.. Ogni mattina una colazione, dolce e salata, è servita nella sala Cavalieri. Sulla terrazza del ristorante, è possibile gustare a pranzo e a cena ricette della cucina ligure e piatti italiani classici.
Ristorante Manuelina via Roma 296, Recco
Manuelina fondò l’osteria, frequentata, negli anni da grandi personaggi. come, ad esempio, Montale, D’Annunzio ed Einstein. Oggi i proprietari sono i pronipoti di Manuelina, che sono riusciti a mantenere la sua passione, la sua dedizione e il suo rispetto per la qualità della cucina e delle materie prime fino a far diventare un vero e proprio brand che racchiude, oltre al Ristorante, anche un Taste Hotel a 4 stelle, un prestigioso catering e la Focacceria Bistrot.
Trattoria Il Boschetto, Sori, tel 0185 700659. Ottima cucina tipica ligure
Franca D.Scotti
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