Ferdinando Scianna: un intenso bianco e nero

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Ferdinando Scianna: un intenso bianco e nero. Oltre 200 fotografie nella  grande mostra a Palazzo Reale di Milano  

A  Palazzo Reale a Milano è aperta  la grande mostra antologica dedicata a Ferdinando Scianna,  promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei.

Con oltre 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati, la rassegna attraversa l’intera carriera del grande fotografo siciliano.

scianna leonardo sciascia

Una mostra lunga cinquant’anni

Come osserva l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi “La fotografia di Ferdinando Scianna attraversa gli istanti di qualunque aspetto della vita umana: guerre e matrimoni, moda e sentimenti, persone e comunità. Il suo occhio fissa per sempre immagini che diventano, nel momento stesso in cui sono scattate, patrimonio della nostra memoria. Un archivio fatto di luci e ombre, che segue tutte le strade del mondo. Palazzo Reale omaggia la sua storia di artista con una mostra lunga cinquant’anni, nella quale ciascuno di noi riconoscerà un pezzo della sua vita, oppure scoprirà universi sconosciuti. In ogni caso, un viaggio-antologia nella bellezza”.

enna 1963

Dalla amicizia strettissima e reciproca stima tra Ferdinando Scianna e Leonardo Sciascia, nacque il volume “Feste religiose in Sicilia” (1965) con foto di Scianna e testi dello scrittore. Con questo volume, che fu un caso politico e letterario in Italia, Ferdinando vinse il Premio Nadar nel 1966.

I due furono amici per tutta la vita come testimoniano più di un migliaio di fotografie, per lo più inedite, scattate nelle estati a Racalmuto e nei numerosi viaggi insieme.

Per Ferdinando Scianna, il libro è da sempre la forma prediletta di comunicazione. Da una parte la presenza di testi di grandi scrittori all’interno dei suoi libri fotografici, dall’altra la pubblicazione di riflessioni sulla fotografia e sui fotografi.

Del suo lavoro Ferdinando Scianna scrive: “come fotografo mi considero un reporter. Come reporter il mio riferimento fondamentale è quello del mio maestro per eccellenza, Henri Cartier-Bresson, per il quale il fotografo deve ambire ad essere un testimone invisibile, che mai interviene per modificare il mondo e gli istanti che della realtà legge e interpreta. Ho sempre fatto una distinzione netta tra le immagini trovate e quelle costruite. Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, quelle che raccontano e ti raccontano, come in uno specchio. Persino le fotografie di moda le ho sempre trovate nell’azzardo degli incontri con il mondo”

Ferdinando Scianna è uno dei maestri della fotografia non solo italiana. Ha iniziato ad appassionarsi a questo linguaggio negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia.

Ferdinando Scianna: un intenso bianco e nero

scianna marpessa

La costante ricerca di una forma nel caos della vita

Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare – tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita.

In oltre 50 anni di racconti non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose – esordio della sua carriera – all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e Marpessa.

Poi i reportage (è il primo italiano a far parte dal 1982 della famosa agenzia foto giornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose. Infine i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges e in particolare

 “Una grande mostra antologica come questa di Milano è per un fotografo come me un complesso, affascinante e forse anche arbitrario viaggio nei sessant’anni del proprio lavoro e nella memoria. Ecco già due parole chiave di questa mostra e del libro che l’accompagna: Memoria e Viaggio. La terza, fondamentale, è Racconto. Oltre 200 fotografie divise in tre grandi corpi, articolati a loro volta in ventuno sezioni tematiche. Questo tenta di essere questa mostra, un Racconto e un Viaggio nella Memoria. La storia di un fotografo in oltre mezzo secolo di fotografia”, dichiara Ferdinando Scianna.

ferdinando scianna un intenso bianco e nero ETHIOPIA,Makallè: Refugees.( Forme del Caos) (c) Ferdinando Scianna/Magnum Photos

Le sezioni della mostra:

LA MEMORIA, Bagheria – La Sicilia – Le feste religiose

IL RACCONTO, Lourdes – I bambini – Kami – Il dolore

OSSESSIONI, Il sonno – Le cose – L’ombra – Bestie – Gli specchi

IL VIAGGIO, America – Deambulazioni – I luoghi

RITRATTI

RITI E MITI, Le cerimonie – Donne – Marpessa

LEONARDO SCIASCIA

BIBLIOGRAFIA

FERDINANDO SCIANNA

Viaggio Racconto Memoria

Fino al  5 giugno 2022

Milano, Palazzo Reale

A cura di Paola Bergna, Denis Curti,  Alberto Bianda, Art Director

Catalogo Marsilio Editori

www.palazzorealemilano.it

www.sciannamilano.it

www.civita.art

Franca D. Scotti

Aprile 2022

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